La mia testimonianza...

Avendo ricevuto tanto da Gesù il minimo che posso fare, oltre ad essergli eternamente grato, è dare il mio minuscolo contributo per far arrivare le sue parole e la sua chiamata il più lontano possibile.

Se quindi la mia testimonianza e il materiale che condividerò in questo blog dovesse essere di ispirazione anche ad una sola anima, bè ne sarò felicissimo, perchè vuol dire che in qualche parte del mondo il nostro amato Gesù ha trovato un'altra anima che lo consolerà lo amerà sopra ogni altra cosa, offrendosi a lui come Ostia vittima d'amore per la salvezza di altre anime.

Non saprei da dove incominciare se dovessi raccontare come o quando Gesù ha voluto che conoscessi e poi arrivassi a desiderare questa Sua chiamata ad Anima Ostia...so solo che è successo e da quel momento nulla è più stato come prima...

Non lo sa nessuno...solo io e Lui

Sono certo che nessuno sospeterebbe mai questo di me, dal momento che faccio una comunissima vita (lavoro, famiglia, svago) accompagnato anche dalla fama di "persona di mondo" che mi sono guadagnato negli anni in cui mi ero allontanato da Gesù, prima che mi riprendesse per un orecchio per rimettermi nella giusta via.

Dopo aver fatto prima Comunione e la Cresima per un motivo che non so spiegare ho continuato a frequentae la Chiesa, forse anche grazie a mia madre, che era particolarmente devota alla dolcissima Vergine Maria.

Quindi anche se forse non pienamente coscente di quello che facevo, ero piccolo, mia madre mi faceva recitare con lei il Rosario prima di dormire, ho fatto insieme a lei diverse consacrazioni come quella al Sacratissomo cuore di Gesù e di Maria, i primi 9 venerdi del mese, i primi 5 sabati del mese, etc.

Crescendo, parliamo del periodo delle scuole superiori, ho continuato il mio cammino di fede, questa volta non spinto da altre persone, lo facevo perchè volevo io. 

Ricordo che quando feci la mia offerta a Gesù come anima Ostia ero pienissimo di energie, come se Gesù mi avesse sovraccaricato con una energia inspiegabile. Sentivo che ero pronto a tutto per lui. L'idea di accettare delle sofferenze che Lo avrebbero consolato e aiutato a salvare anime mi faceva sentire cosi felice e motivato. 

Dopo l'offerta bisogna però passare ai fatti...e Gesù inizia a metterti alla prova. Dopo un primo periodo della mia vita passato con grande fervore ed aver superato tante tentazioni che potevano essere appetibili per un ragazzo della mia età...a un certo punto il buio totale! 

In poco tempo mi sono ritrovato a fare una vita che dire sregolata è poco...pur consapevole che quello che stavo facendo era sbagliato inspiegabilmente lo facevo ugualmente...stavo facendo tutte le quelle cose che in teoria un'anima Ostia dovrebbe riparare.

I peccati per i quali sino a poco tempo fa offrivo riparazioni a Gesù  ora li stavo facendo io!

Gesù era passato da mio amico intimo a completo estraneo, non più un pensiero per Lui, più continuavo a fare quella vita più mi era difficile rivolgerGli un pensiero. Ovviamente non potevo ignorare di sapere che stavo sbagliando ma dato che volevo farlo ugualmente per vergogna piano piano ho iniziato a pensarLo sempre meno...per non sentire la voce della mia coscenza dato che non mi lasciava in pace mi tenevo occupato con ogni sorta di divertimento e piacere, tutto quello che desideravo lo facevo.

La vita mi andava alla grande, tutto quello che desideravo stavo riuscendo a farlo...carriera, divertimento, ragazze, tutto andava alla grande.

A un certo punto però tutta questa libertà e piaceri hanno iniziato a non avere più lo stesso gusto, si mi appagavano ma l'effetto durava sempre meno, ero diventato schiavo di quel mondo che mi ero costruito, sentivo che non avrei mai potuto rinunciare a quella libertà e divertimento sfrenato ma allo stesso tempo quella libertà e divertimento sfrenato mi lasciavano sempre più vuoto.

La soluzione? proviamo a raddoppiare se non triplicare le dosi di libertà e divertimento, commettendo peccati sempre più gravi, magari cosi mi sentirò nuovamente alla grande come all'inzio, pensavo.

Ma nulla, più mi intestardivo su quella strada più la voce di Gesù si faceva più insistente: 

"Stai vivendo senza rinunciare ad alcun piacere, senza regole, come ti senti ora? Sii sincero, sei felice? Ti ricordi quella serenità di spirito che ti concedevo quando vivevi per offirMi riparazioni? Quanto intendi ancora darmi questo dispiacere? Ti sei dimenticato l'offerta che mi hai fatto tanti anni fa? Forse tu si, ma Io no! Arrenditi al tuo Gesù che è pronto ad accoglierti nuovamente a braccia aperte! Ti ho permesso di allontanarti per farti provare sulla tua pelle la differenza tra la felicità che può darti il mondo e quella che posso darti Io...ma non posso obbligarti a tornare, sei tu che devi decidere!

Come è tipico di Gesù, vedendo un minimo spiraglio di collaborazione nel mio cuore se non con i fatti almeno con il cuore... "boooom"... è entrato con potenza nella mia vita riprendendosi quello che era suo, riappropriandosi di quell'Anima Ostia che le apparteneve e per la quale era in pena ormai da anni aspettando che facesse ritorno.

Così un bel giorno, chi se lo aspettava, ho conosciuto una ragazza che sarebbe poi diventata mia moglie. Il tutto è accaduto nell'ultimo posto in cui mi sarei aspettato che Gesù mi rivenisse a prendere per un'orecchio, un posto che con Gesù ha veramente poco a che fare.

Mi ricordai allora quando da piccolino avevo chiesto a Gesù ingenuamente ma con con tutto il cuore terrorizzato dall'idea di non avere le forze per resistere a certe tentazioni, come quella dei piaceri del corpo: "Ti prego, visto che è così difficile resistere a certe tentazioni, fammi conoscere una ragazza con la quale possa condividere questo cammino di fede, ci sposeremo e cosi almeno da certi peccati potremo starne fuori"

Al tempo non sapevo ancora che Gesù mi aveva ascoltato e che questo suo regalo sarebbe arrivato dopo 20 lunghi anni, durante i quali se non fosse stato per la sua pazienza e Misericordia chissà che fine avrei fatto.

Anche se ora ho ottenuto quella grazia richiesta, non pensate che sia comunque facile. Il mondo ti presenta il conto, dopo che ci hai sguazzato per tanto tempo non puoi da un giorno all'altro tirartene fuori. 

Come spiegare a tutte le persone con le quali sino a ieri hai condiviso certi divertimenti che da oggi non li consideri più moralmente giusti? Come gli spieghi che anche quando li facevi eri comunque cosciente che non fossero giusti ma che solo ora hai nuovamente le forze per resistergli? Ti prendono per pazzo, ti prendono in giro, ti umiliano dicendo "ma fammi il piacere, lo facevi sino a ieri e ora sei magicamente santo?

Gesù quindi ti mette alla prova, deve capire se sei davvero suo, se sei davvero tornato la lui, se gli appartieni o sei ancora attirato dalla felicità di questo mondo. Dato che Gesù nonostante tutto ti ha perdonato il minimo che puoi fare e accettare queste umiliazioni, offrendole in riparazione di tutte le sofferenze che hai dato a Gesù quando eri lontano da Lui.

L'anima Ostia a questo punto entra in una profonda crisi di identità, nel cuore aspira a desideri di santità ma nei fatti, vuoi per pigrizia vuoi per vergogna vuoi per debolezza, si ritrova quasi sempre a fare l'opposto di ciò che vorrebbe fare, e questo la fa stare malissimo, si sente tremendamente in colpa perchè sa che Gesù si aspetterebbe altro da lei.

Esternamente cerca fare quel che può per fare una vita quanto più coerente possibile alla sua chiamata, si terrà alla larga da cerchi discorsi, da certe tentazioni, cercherà di fare una vità più sobria, quando lo inviteranno a fare determinate cose si inventerà mille scuse per scappare da quell'occasione di peccato

Si sentirà come un ex alcolista costretto a lavorare in una fabbrica di liquori, anche se è fermamente convinto della sua scelta non può permettersi un attimo di distrazione o debolezza, è un attimo, se cedesse anche solo alla tentazione di bagnarsi le labbra potrebbe ricaredere nella sua dipendenza. E' obbligato a maneggiarlo tutto il giorno, quell'odore invitante sembra che gli entri nel corpo, è una costante lotta tra il ricordo di quanto l'aveva fatto sentire bene quel liquido ma quanto ancora di più gli aveva fatto del male.

Sentendosi imprigionato nell'ultimo posto dove vorrebbe trovarsi non gli rimane che occupare la mente pensando ad altro, pensando a tutti i buoni motivi che lo hanno spinto a lasciare quel liquido. 

Lo stesso è per l'Anima Ostia, l'unica sua ancora di salvezza per resistere alla tentazione di ricadere nel peccato è tenere occupata la mente. Come? Ma con Gesù ovviamente.

E così la giornata dell'Anima Ostia diventa un continuo ed incessante dialogo spiritiale con Gesù. Lo pensa sempre, giorno e notte, ci parla anche quando fa le sue faccende di tutti i giorni, mentre lavora mentre mangia mentre è con gli amici mentre cammina per la città. 

Il dialogo tra l'anima Ostia e Gesù è come se il tuo migliore amico ti chiamasse, e tu sei così felice di parlare con Lui che pur di restare con Lui al telefono ti metti gli auricolari o il viva voce per continuare a parlare anche se sei occupato a fare altro. E' un amico cosi fedele e paziente che potrebbe restare al telefono anche tutto il giorno, mesi, anni senza che tu abbia il tempo di rivolgergli una parola, ma che appena Gli parli ti risponde subito con dolcezza, senza essere arrabbiato, come se non avesse avuto nulla di più importante da fare che aspettare al telefono una tua parola. 

L'Anima Ostia ha imparato che non può basarsi sulle sue sole forze, la sua forza il suo esempio sono sono Gesù e Maria...per ogni scelta dovrà prendere si chiederà "Gesù cosa farebbe al mio posto? Cosa farebbe la nostra Dolcissima Madre in questa situazione?

Se ci pensi è semplice, mettiamo che qualcuno ti parli in modo sgarbato, la prima cosa che ti verrebbe d'istinto è rispondergli a tono. Prova però subito a chiederti "Come risponderebbe Gesù oppure come risponderebbe Maria?"...la risposta viene da se, immediatamente saprai che dovrai scegliere tra il restare umile e magari in silenzio come fece Gesù davanti a chi lo accusava o come fece Maria davanti agli uomini che stavano torturando suo figlio o farti valere perdendo però questa bellissima occasione di offrire una mortificazione a Gesù per la salvezza delle anime.

Moltiplica questa situazione per tutte le situazioni che si possono verificare in una giornata, ogni giorno diventa una lotta tra il tuo istinto umano e la mortificazione per amore di Gesù.

Io personalmente dico che è sfiancante, dopo un po credi di non avere più le forze, senti che se continui a reprimere cosi i tuoi istinti potresti esplodere.

Ma inspiegabilmente proprio quando credi di essere arrivato al limite, una sola goccia e il bicchiere sarebbero saturo, Gesù interviene e ti fa sentire, senza alcun preavviso e motivo apparente, una tale pace nel cuore, una tale felicità che capisci che è opera sua. E' il suo modo di coccolarti, ti permette per un momento di entrare in profonda unione con lui, ti permette di sentire quanto realmente ti ama e quanto ti è grato per quello che stai sopportando per amore Suo.

In quel momento è come se un brivido ti attraversasse tutto il corpo, il cuore è improvvisamente invaso di una tale gioia che sembra ti si fermi, cerchi di restare composto ma nulla, gli occhi ti diventano lucidi tanta è l'emozione, e ti esce solo un soffocato "Gesù Ti Amo, grazie!

Gesù concede all'anima Ostia questi regali perchè sa che le sue forze sono limitate, sa che ad un certo punto cadrebbe stremata. Le fa cosi assaporare ogni tanto, quando lo ritiene opportuno, un piccolo assaggio di Paradiso sulla terra. Così le da forza e la tiene fedele a se.

Dopo che un'anima prova questo tipo di gioia ne resta talmente folgorata che non potrà più farne a meno, non potrà mai trovare nulla sulla terra che la possa completare in questo modo, potrebbe anche per un certo periodo allontanarsi da Gesù, ma il ricordo di quella felicità le resterà impressa nel cuore per sempre, starà a lei decidere se servirsi di quel bellissimo ricordo per ravvedersi o se farlo diventare il suo più grande rimorso che rimpiangerà per sempre.

Purtroppo non sono sempre rose e fiori, molto spesso Gesù permette che l'anima cada in una tale depressione e sconforto che non ha neanche la forza di rivolgergli una parola, una sola preghiera. E' bene sapere che questi momento sono i più fruttuosi per l'anima, questa agonia spirituale Gesù la usa per dare luce ad altre anime, il tuo sconforto lo usa per dare forza ad altre anime che altrimenti da sole non avrebbero avuto la forza di rivolgersi a Lui.

Posso concludere dicendo che non è per nulla facile, ma quanto ne vale la pena.

Se pensi di non essere all'altezza per una chiamata simile ti posso assicurare che con estrema probabilità ne sei anche più all'altezza di me.

Io personalmente mi considero una completa frana come Anima Ostia, non ne azzecco una, tanti buoni propositi, tante belle promesse e poi quando Gesù mi manda una prova che anche un bambino riuscirebbe a superare cado come un pollo. E allora nuovamente a iniziare da zero...chiedo umilmente perdono a Gesù e gli chiedo la grazia di darmi un'altra possibiltà promettendo di impegnarmi di più.

Ci sono forse altre soluzioni?

Che mi piacia o no lo stesso Gesù ha lasciato detto ai Santi che gli sono di grande e conforto e aiuto le anime che si offrono per offrirGli riparazioni.

Se dovessi rinunciare a cercare di farlo felice in questo modo che lui ama tanto solo perchè non riuscendo a farlo bene non riuscirei a sentirmi appagato, allora chi ne pagherebbe le conseguenze sarebbe prima di tutto Gesù, che verrebbe amato meno di quanto meriterebbe.

L'unica soluzione quindi è continuare ad umiliarmi davanti a lui ogni giorno, aspettando che con il tempo mi dia la forza di progredire in santità, la sua felicità viene prima della mia.

Per il momento sono tenuto ad amarlo così come sono, e se questo vuol dire restare nello stato di vittima accettando che Gesù mi umili costantemenre dimostrandomi ogni giorno quanto debole e misero sono, allora che sia così sino a quando lo vorrà lui.

Io come un bambino cercherò di restare aggrappato ai suoi piedi aspettando fiducioso che mi tocchi con la sua grazia.

Viva Gesù e viva Maria

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